Il tè verde in polvere

December 8, 2017

Keiya Tokuda

Riho Yamashita

 

Abbiamo chiesto ai nostri compagni di corso qual’è secondo loro la cosa più tipica di Kyoto.

La risposta più frequente è stata il tè verde in polvere matcha. Quindi abbiamo deciso di visitare e presentarvi alcuni famosi negozi di matcha in tre aree storiche di Kyoto: il quartiere tradizionale di Gion, la stazione di Kyoto e Arasiyama.

 

GION

1 Yojiya

Il pezzo forte del locale Yojiya è il “matcha latte”, una specie di caffelatte fatto con il tè verde in polvere al posto del caffè. La polvere del matcha, con cui è fatto il disegno, ha un gusto amarognolo, mentre il latte, servito separato dal matcha, è dolce. Anche se non c’entra niente con il matcha, vale la pena notare che qui si può mangiare un tramezzino con prosciutto italiano.

 

2 Tsujiri

In questo locale si mangiano il gelato parfait gli udon al matcha. Gli udon sono una specie di spaghetti giapponesi di farina di grano tenero, simili ai pici senesi. Nel parfait, oltre al tè verde in polvere, si usa il Castella, un pan di Spagna giapponese, il cui gusto si abbina perfettamente a quello del matcha. Siccome gli udon sono un piatto semplice e leggero si possono tranquillamente ordinare assieme al parfait.

 

3 Jouvencelle

È un locale famoso che è stato spesso presentato in televisione e su altri media. I dolci più famosi è la monaka, un dolce tradizionale che normalmente consiste di pasta di fagioli tra due cracker di riso, ma qui è fatto con crema al matcha, e “fonduta di Gion”, un dolce originale ma di carattere tipicamente kyotese in cui si intinge frutta di stagione in cioccolata al matcha. Se la cioccolata al matcha avanza, si può aggiungere un po’ di latte per ottenere una cioccolata in tazza al tè verde in polvere.

 

ZONA DI ARASHIYAMA

1 Arinco

Quando siamo andati in questo locale, vicino alla stazione di Arashiyama, era freddissimo, ma ci siamo riscaldati con il latte caldo al matcha, che ha un gusto denso e corposo. Lo si può ordinare assieme al cioccolato al matcha.

 

2 Fujiyama pudding

Questo locale si trova a Nishikyogoku, vicino alla nostra università, e tanti studenti lo frequentano.

È un ristorante di riso al curry giapponese che fa un ottimo budino al matcha. Anche i piatti di curry sono buonissimi!

 

VICINO ALLA STAZIONE DI KYOTO

 

1 NakamuraTokichi

È un vecchio locale molto popolare che ha una filiale dentro alla stazione di Kyoto, e spesso per entrare bisogna fare una lunga fila. Vi si mangiano parfait e gelatine al matcha, fatti con ghiaccio e pasta granulosa di fagioli rossi. Sono buonissimi e tipicamente kyotesi, ma non vi consigliamo i dolci con la pasta di fagioli se i fagioli rossi (azuki) non vi piacciono.

 

Per concludere, a Kyoto ci sono tantissimi negozi dove si possono mangiare ottimi dolci fatti con il tradizionale tè verde in polvere. Ce ne sono vicino alla nostra università, ma anche vicino alla stazione dei treni per cui transitano quasi tutti i turisti che vengono a Kyoto. Quelli che vi abbiamo presentato sono solo alcuni dei locali consigliati, ma tanto per cominciare vi suggeriamo di visitarli per sperimentare il gusto tipico di Kyoto.

 

Preparazione del dolce tradizionale “otabe”

L’otabe è uno dei dolci più popolari a Kyoto, se non addirittura il più popolare di tutti. Chiunque abbia visitato Kyoto almeno una volta lo ha senz’altro visto in qualche negozio. Vi vogliamo spiegare come si fanno gli otabe, e presentare una luogo dove si può fare l’esperienza della loro preparazione: la sede centrale della ditta Otabe, in cui accanto alla fabbrica di dolci c’è un locale adibito all’esperienza della preparazione.  

Nel locale possono entrare quaranta clienti alla volta, divisi in dieci tavoli a quattro posti.

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Sui tavoli ci sono istruzioni scritte, ma c’è anche personale della ditta che assiste nella preparazione dei dolci, in giapponese, cinese e inglese. Adesso vi raccontiamo l’esperienza come l’abbiamo vissuta noi due.

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Prima di tutto, si mescolano gli ingredienti già pronti (farina di riso e zucchero), si aggiunge acqua e si mescola di nuovo. In seguito si versa il preparato negli appositi stampi, e si fa cuocere a vapore.

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Durante la cottura, il personale mostra la fabbrica ai visitatori, spiegando la lavorazione dei dolci, dagli ingredienti al prodotto finito. Si possono anche assaggiare dolci appena sfornati.

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Continuando la preparazione, si cospargono di farina di soia tostata il tavolo e il mattarello per evitare che l’impasto si attacchi.

Quando l’impasto di farina di riso è cotto, si divide ancora caldo in due parti, e poi ulteriormente in tre parti.

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Si possono aggiungere cannella o maccha (il tè verde in polvere giapponese), per ottenere l’impasto al gusto che si desidera.

Si stende l’impasto col mattarello, e si taglia in forma quadrata.

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Si aggiunge il ripieno di marmellata di azuki, di cui si possono scegliere tre tipi, si chiude come un tortello, e l’otabe è pronto.

 

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In seguito si prepara il tè maccha, e quando è pronto si mangia l’otabe con il tè.

L’eserienza solitamente dura tra un’ora e mezzo e due ore, a seconda delle condizioni dell’impasto.

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Durante l’esperienza si possono fare foto, che a richiesta sono stampate su una cartolina.

(La stampa è inclusa nel prezzo.)

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Lungo la scala dell’edificio principale sono spiegate la storia e la filosofia della ditta.

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Tariffa: 600 yen a persona

Mappa d’accesso: 35-2 Takahata-machi Nishikujo Minamiku Kyoto

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Url: http://otabe.dt-r.com/

Facciamo i dolci tradizionali giapponesi!

Vi piacerebbe provare a preparare i dolci tradizionali giapponesi?

I dolci tradizionali giapponesi (wagashi) sono i dolci cucinati secondo le ricette tradizionali giapponesi, che sono stati sviluppati soprattutto nell’ambito della cerimonia del tè, per la quale sono usati. Gli ingredienti e le forme variano a seconda della stagione, rispecchiando i ritmi della natura.

Ad Arashiyama Sagano e vicino al tempio Kiyomizudera di Higashiyama ci sono laboratori dove si può provare a cucinare i dolci giapponesi. (http://www.kanshundo.co.jp/museum/make/annai.htm Il costo dell’esperienza è 2160 yen a testa.)

Ad Arashiyama e Higashiyama inoltre ci sono tante attrazioni turistiche, percui vale senz’altro la pena passarci una giornata,  sperimentando la pasticceria tradizionale e visitando i luoghi famosi.

 

*L’esperienza della preparazione dei dolci*

 

In ogni stagione si usano ingredienti diversi.

Ad esempio:

Primavera- fiori di ciliegio, fiori di colza

Estate - imomea, iris

Autunno - acero, crisantemo

Inverno - pruno giapponase, camelia

Anche chi non ha mai fatto dolci giapponesi può provare, sotto la guida esperta di un pasticcere e con l’aiuto di un testo esplicativo.

 

Prima di tutto proviamo a fare due dolci semplici dalla forma molto carina (higashi).

dolce giapponese tradizionale

higashi

 

Poi proviamo a fare dolci di pasta di fagioli (nerikiri).

La forma si abbina alla stagione, per esprimere il mutamento della natura. Noi abbiamo fatto fiori di narciso, fiori di pruno e fiori di erba trinità (epatica).

 

docli a forma di fiore

fiori di pruno e narciso

 

Si impasta la pasta di fagioli gialli con il palmo delle mani, assotigliandola al centro.

Si mette al centro la pasta di fagioli bianchi, e si preme leggermente, in modo che guardando da dietro si intraveda il bianco dei fagioli attraverso l’impasto giallo.

In seguito si mette la pasta di fagioli neri, e si chiude delicatamente lasciando la pasta gialla all’esterno.

Infine si modella a forma di fiore, usando uno strumento apposito in legno, e si completa rifinendo i petali con la punta delle dita.

 

dolci giapponesi stagionali

fiori di narciso

 

*Fiori di pruno giapponese (haruhonoka)*

Come nel caso precedente, si mette pasta di fagioli bianca al centro di una sfoglia di pasta di fagioli rossi, poi si aggiunge pasta di fagioli neri e si chiude il tutto.

Infine si incidono leggermente dei solchi con lo strumento di legno, e, senza separare lo strumento dal solco, se ne usa il lato per dare una forma simile alla ruota di un mulino a vento.

 

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fiori di pruno

 

*Fiori di erba trinità (epatica)*

Si passa della pasta di fagioli giallo-verdi in un setaccio, e sopra vi si passa della pasta di fagioli bianchi, per ottenere dei filoncini sottili con una bella gradazione di colore.

Si attacca la pasta a filoncini intorno a un impasto di fagioli neri, usando le bacchette per mangiare.

Infine si aggiungono decorazioni in zucchero a forma di fiori e neve.

Si mangia con il tè sul posto.

 

dolci giapponesi tradizionali

fiori di epatica

lavorazione dei dolci giapponesi tradizionali

preparazione dell’impasto

 

dolci giapponesi tradizionali

istruzioni per fare i dolci, e un sacchetto che si riceve come souvenir

 

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fiori fatti con la pasta dei dolci

 

dolci giapponesi tradizionali

dolci in vendita

dolci giapponesi tradizionali

il laboratorio dove si fanno i dolci

 

 

il parfait di maccha

Asami Kida, Seri Kogishi, Hikari Komatani

 

Maccha è un tipo di tè tradizionale giapponese in polvere, usato nella cerimonia del tè. Il maccha si usa anche in tanti dolci e piatti come ingrediente.

Gli ingredienti del parfait di maccha sono shiratama (gnocchi di farina di riso), anko (pasta dolce di fagioli) e gelato, cioè i dolci che stanno bene con il maccha.

A Kyoto ci sono tanti locali dove lo si può mangiare. Per esempio…

parfait te' in polvere

PARFAIT DI MACCHA   a: gelato al maccha; b: gelato alla vaniglia;   c: warabimochi (gelatina vegetale dolce):  d: chiffon cake (simile alla torta paradiso) al maccha;   e: anko;   f: castagna;   g: agar-agar

 

Ci sono tanti altri dolci al maccha.  Per esempio torte, financier, cioccolatini, gelati ecc.

Quando venite a Kyoto provate a mangiarne tanti tipi

Il parfair di maccha nella foto sopra si mangia a Gion Komori.

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URL: http://www.gowon-komori.com/

 

 

 

I dolci giapponesi a Kyoto

Asami Kida, Seri Kogisi, Hikari Komatani.

 

Ci sono tanti negozi di dolci occidentali e dolci giapponesi a Kyoto. Vi vogliamo presentare due prodotti tipici di questi negozi: yatsuhashi, nama-yatsuhashi e higashi prodotti con lo zucchero wasanbon.

 

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Yatsuhashi

 

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Lo strumento musicale so

 

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Il ponte Yatsuhashi

 

Yatuhashi è un dolce tipico di Kyoto al sapore di cannella.

Gli ingredienti sono zucchero e farina di riso cotti come biscotti.

 

Lo yatsuhashi è stato prodotto e servito per la prima volta in una sala da tè della zona del tempio Shogoin nel 1689.

Ci sono due teorie sull’origine del nome: secondo alcuni deriva dal nome di un famoso suonatore di so, uno strumento musicale di cui lo yatsuhasi imiterebbe la forma; secondo altri deriva invece dal ponte Yatsuhashi dell’antica regione di Mikawanokuni (si vedano le foto sopra).

 

Il 96% delle persone che comprano souvenir di Kyoto acquistano dolci tradizionali, il 45.6% dei quali sono yatsuhashi.

 

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i fiori di ciliego: la primavera

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la rana e la piogga: la stagione delle piogge (tra primavera ed estate)

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la vespa: l’estate

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Babbo Natale: il natale

 

(ii) Il nama yatsuhashi è fatto con la pasta non biscottata di yatsuhashi (nama significa “crudo”) Per fare il nama yatsuhashi la farina di riso, lo zucchero e la cannella sono mescolati e cotti a vapore. Generalmente si mangia con un ripieno di an, cioè una specie di marmellata fatta impastando fagioli azuki e altri tipi di fagioli, aggiungendo lo zucchero e il sale e cuocendo il tutto.

Ci sono negozi di nama yatsuhashi che cambiano la forma e il colore dei dolci o il sapore del ripieno a seconda della stagione. Ci sono inoltre alcuni negozi nei quali si può scegliere il tipo di marmellata da usare come ripieno.

Nelle foto sopra si vedono lcuni tipi di nama yatsuhashi divisi per stagione:

 

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1. sakura

 

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2. momiji

 

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3. Fujin e Raijin

 

Higashi sono dolci secchi fatti con poca acqua. Nelle foto si vedono higashi di varie forme fatti con lo zucchero wasanbon, mangiati spesso durante la cerimonia del tè. Wasanbon è un tipo di zucchero a cristalli minuti che ha una lavorazione e un sapore particolari. Sono prodotti in tante forme, e alcuni negozi cambiano le forme ogni stagione.

In primavera si usa la forma dei fiori di ciliegio (sakura, foto 1), in autunno la forma delle foglie d’acero momiji (foto 2). Ci sono anche quelli con le facce di Fujin e Raijin (foto 3), il dio del vento e il dio del tuono. Queste due forme esprimono una caratteristica della cultura giapponese: nelal religione autoctona giapponese, come nella mitologia greco-romana, ci sono tanti dei.

 

↓Dove si possono trovare questi dolci?↓

Nama-yatsuhashi; nikiniki (sede) → http://www.shogoin.co.jp/

Wasanbonsei; sichijo kansyundo → http://www.7jyo-kansyundo.co.jp/index.html

 

 

consultazione  →   http://umihamamatsu.hamazo.tv/e5475792.html

http://www.gakki.com/shopping/bunka_koto.html

http://ginjo.fc2web.com/183kaerunoasobi/kaeru_asobi.html

 

 

 

Kokusaikenbi cafe

IMG_5615Mika Yamauchi

 

Kokusaikenbi cafe (穀菜健美cafe) è un ristorante di cucina giapponese in cui si usano le verdure di Kyoto. Si trova in centro, vicino al ponte di Sanjo. Vi si possono mangiare vari tipi di verdure di Kyoto (Kyoyasai): kyomizuna, fusimitogarashi (un tipo di peperoncino), kamonasu (melanzana), kintokininjin (un tipo di carota), kaiwaredaikon (rafano bianco giapponese) e karashina (senape). Il menù cambia a seconda della stagione e offre piatti giapponesi in cui si usano i prodotti stagionali. Nella cucina giapponese non manca mai il brodo, e a Kokusaikenbi cafe si cucinano piatti a base di brodo fatto con le sarde palamite, le sardine e le alghe  marine. Inoltre ha un menù per i vegetariani. È un ristorante economico che offre piatti della cucina casalinga giapponese buoni e salutari.

 

Ichiju-sansai 一汁三菜

Ichiju-sansai (“una zuppa e tre companatici”) è un tipo di pasto giapponese composto da riso, una zuppa, un piatto principale e due piatti di contorno che si può mangiare da Kokusaikenbi cafe. È un pasto completo dal punto di vista nutritivo, in quanto la zuppa fornisce liquidi, il riso contiene carboidrati e gli altri piatti contengono gli altri tipi di nutrienti fondamentali, senza grassi, zuccheri o sale in eccesso. Per questo si dice che la cucina giapponese fa bene alla salute.

 

Menù consigliato (Plate)

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Plate

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il menù della cena

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Prezzi: il pranzo costa 1180 yen, la cena 1580 yen.

Il menù Plate:

  • Il riso: si può scegliere il riso integrale o riso composto da cinque specie dei cereali.
  • La zuppa: zuppa di miso.
  • I piatti misti:
  1. piatto principale: si può scegliere carne o pesce.
  2. primo comtorno: insalata, pomodoro di grandezza media, insalata di patate, quattro o cinque specie di sottaceri e verdure griglie.
  3. secondo contorno: due tipi di  contorni tipici di Kyoto (obansai) e frittata).

※Il menù cambia a seconda della stagione.

 

① Le bevande

Si possono bere molti tipi di birre prodotte a Kyoto.

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Il menù alla carta

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La lista delle birre

Prezzo: 700 yen.

C’è un menù di piatti alla carta che si accompagnano bene alla birra. Vi consiglio di ordinarne tanti tipi e dividerli con i vostri compagni.

 

② I dolci

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Il tè di azuki

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Dolce col formaggo

 

I dolci sono fatto in casa usando verdure (carote, zucche e pomodori) e frutta di stagione. Si usano anche la farina di soia tostata, il tè verde in polvere, la marmellata di azuki e la farina di riso. Con i dolci i consiglia di bere il tè di azuki, un tè che si fa con i fagioli azuki. Non è troppo dolce e ci fa apprezzare il buon aroma degli azuki.

③ Il menù per i vegetariani

Ai vegetariani si consiglia il riso al curry alle verdure. Il curry è cucinato in un brodo a base di pesce e alghe marine, ma a richiesta è possibile eliminare il pesce.

Informazioni

  • Kokusaikenbi cafe è a un minuto di cammino dalla stazione di Keihan Sanjo, in un palazzo nero che si chiama KYOUEN.
  • Orario di apertura: dal lunedì al giovedì, la domenica e le feste nazionali è aperto dalle 11:00 alle 22:00; il venerdi e il sabato è aperto dalle 11:30 alle 23:00.
  • Telefono: 075-533-6900
  • Blog: http://kkenbicafe.exblog.jp/
  • Facebook:

https://www.facebook.com/pages/%E7%A9%80%E8%8F%9C%E5%81%A5%E7%BE%8Ecafe/117156645048592?fref=ts

Le caramelle alle verdure kyoyasai

Anna Watanabe, Fumika Matsushita

 

Avete mai sentito parlare di kyoyasai?
Kyoyasai sono le verdure prodotte tradizionalmente a Kyoto, che si usano sempre per kyoryori, la cucina tipica della zona di Kyoto. Ma non solo: recentemente si fanno con kyoyasai anche torte e marmellate.

Vi presentiamo un nuovo modo di mangiare kyoyasai: le caramelle.

Gion Abeya è un negozio famoso per le caramelle alle verdure kyoyasai.
In origine vendeva zucchero all’ingrosso.
Un giorno il proprietario di Abeya visitò l’orto di un amico, in cui si praticava la coltivazione con concime organico.
Vedendo molta verdura che rimaneva invenduta, pur potendo essere benissimo mangiata, pensò a come si sarebbe potuto utilizzarla. Così iniziò a produrre caramelle. Ancor oggi la sua speranza è che la gente che abita lontano da Kyoto e i bambini a cui non piacciono le verdure possano gustare kyoyasai con piacere.

IMG_2174 Oggi ci sono sette gusti:
Shogoin daikon,
Kintoki ninjin,
Kujo negi,
Shishigatani kabocha,
Kamo tomato,
Tanba kuri,
Tanba kuromame.
Provateli tutti!

 

Gion Abeya dà molta importanza agli ingredienti e alla ricetta delle caramelle. Per quanto riguarda i primi, usa ortaggi biologici e zucchero selezionato da tutto il Giappone, da cui elimina le impurità. Poi utilizza coloranti naturali delle verdure, anziché quelli alimentari artificiali. In quanto alla ricetta, è molto semplice: cuoce il pesto dell’ortaggio, aggiunge lo zucchero, lo sciroppo di amido ed erbe appena prima che bruci e mescola il tutto. La ricetta varia un po’ a seconda delle specie di ortaggio, ma la base è questa. In questo modo sono prodotte caramelle salutari che lasciano in bocca il sapore degli ortaggi.

 

Kamo tomato è il più popolare dei sette gusti. La caramella di kamo tomato ha la dolcezza dei pomodori maturi e si dice che anche molte persone a cui non piace il pomodoro possano mangiarla.

Quanto alla caramella di kujo negi, le opinioni si dividono. Ci sono quelli a cui non piace molto, e chi ne compra dieci confezioni alla volta. Fare buone caramelle con kujo negi, una specie di porro giapponese, è molto difficile, perché ha un gusto particolare, quindi ci sono voluti due anni prima di metterle in commercio.

La caramella di kintoki ninjin è stata prodotta per i bambini a cui non piacciono le carote. Per fare una buona caramella, Abeya l’ha fatta provare molte volte ai bambini delle scuole elementari e ai loro genitori, e procedendo per tentativi finalmente è riuscito a commercializzarla. Questa caramella ha un gusto fruttato, perché contiene succo di mela per attenuare il sapore della carota.

 

Le caramelle fatte con le verdure kyoyasai da Gion Abeya sono salutari e gustose. Perché non provate a mangiarle?

 

 

 

☆Dove si trova Gion Abeya ?

INDIRIZZO : Higashiyamaku, Yasaka shinmachi,

Tominagacho 107,  Abebiru

〒605-0078    Kyoto

 

URL:   http://www.gion-abeya.jp/

GIORNI DI CHIUSURA :   lunedì , martedì , mercoledì

ORARIO DI APERTURA :   11:00-17:00

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Cafe Buzz

da Rikako Ono & Yurika Kusano

Il Cafe Buzz è un locale specializzato in shiratama-dango. Prima vi  vogliamo parlare di shiratama-dango e wa-sanbon, che si usa sempre in questo negozio, poi vi presentiamo il menu.

Shiratama-dango

Shiratama-dango sono gnocchi di farina di riso. La farina per shiratama è un tipo di farina di riso, fatta con il riso che si usa per la farina dei mochi, seguendo però un diverso processo di lavorazione.

Come si fa la farina dei mochi

Si lava con l’acqua il riso per mochi, si fa asciugare, poi si macina e si fa seccare.

Come si fa la farina per shiratama

Si lava con l’acqua il riso per mochi, lo si mette a bagno nell’acqua, si macina il riso nell’acqua, lo si fa andare a fondo, e poi si fa seccare. Si macina poi ancora più finemente per ottenere la farina e lo si fa seccare.

In confronto alla farina per mochi, la farina per shiratama richiede più tempo di lavorazione. Quindi questi gnocchi di riso cotti a vapore diventano molto lisci. La farina per shiratama si è diffusa in Giappone durante l’epoca Edo, quando anche la gente del popolo è diventata capace di comprare alimentari prima rari come lo zucchero e la marmellata di fagioli azuki.

Wa-sanbon

“Wa-sanbon” è una specie di zucchero che si produce tradizionalmente, sopratutto nelle prefetture di Kagawa e di Tokushima, ecc. Lo zucchero originariamente importato dalla Cina si chiamava kara-sanbon (zucchero cinese), e quindi quando si cominciò a produrlo anche in Giappone lo si chiamò wa-sanbon, cioè “zucchero giapponese”.

Processo di lavorazione:

La materia prima di wa-sanbon è la canna da zucchero, in particolare un tipo chiamato chikuto (letteralmente “zucchero di bambù). Dopo che si è spremuta la canna da zucchero raccolta a fine autunno, si neutralizza il succo ottenuto facendolo reagire con la calce, poi lo si filtra e lo si fa cristallizzare. Si impasta il prodotto che risulta, chiamato shiroshitato, con acqua in un vassoio, e lo si macina finemente per ottenere i grani di zucchero (questo processo si chiama togi). In seguito si mette lo zucchero in un tessuto di lino, lo si depone in un’apposito contenitore chiamato oshibune (un tipo di imbarcazione, ma si può tradurre letteralmente come “vascello per comprimere”), dove viene compattato con dei pesi. Il processo è ripetuto alcune volte, a alla fine lo zucchero viene fatto seccare per una settimana, dopodiché il prodotto è completo.

Il nome wa-sanbon deriva deriva dal fatto che la lavorazione chiamata togi viene fatta tre volte su un vassoio (sanbon significa letteralmente “tre vassoi”). Tuttavia recentemente sia togi sia il compattamento con oshibune si fanno più di cinque volte per aumentare la bianchezza del prodotto.

Grazie a questo processo di lavorazione, wa-sanbon ha una grana simile allo zucchero in polvere, una dolcezza non eccessiva e un buon retrogusto. Ma siccome, oltre a richiedere una lavorazione lunga e complessa, lo si produce solo nei periodi di bassa tempuratura, wa-sanbon è considerato un prodotto di lusso.

Il menu di Cafe Bazz

Il menu

In questa foto si vede tè verde in polvere e dango con kazari-e. Il tè non è molto amaro e si beve senza problemi. I piatti con cui si servono i prodotti sono decorati con un disegno fatto con lo zucchero wa-sanbon, che rappresenta una scena tipica della Kyoto tradizionale. Questi disegni si chiamano Kyo-kazari-e (“disegni ornamentali di Kyoto”).
In questa foto si vede Il dango spalmato di wa-sanbon. Anche se è un peccato, il dango si deve mangiare spalmato nello zucchero della decorazione.Ci sono anche piatti senza kazari-e, ma vi raccomandiamo vivamente di scegliere quelli decorati!
zuppa di fagioli rossi In questa foto si vede shiruko, la zuppa di fagioli rossi dolci con shiratama-dango, servita in un piatto con un kazari-e che rappresenta una maiko (vedi sotto), e con contorno di tsukemono (ortaggi in salamoia tradizionali) tipici di Kyoto.
Questo locale è uno dei preferiti dalle maiko, le giovani geishe di Kyoto, e alla parete sono appesi ventagli usati dalle maiko come biglietti da visita. Non mancate di contemplare questa scena tipica della Kyoto tradizionale!
Inoltre nel locale c’è un angolo dove sono esposti vari oggetti ornamentali fatti a mano, come ad esempio pendagli, tazze da tè verde in polvere ecc. Il tè verde in polvere (maccha) del locale si puòbere in queste tazze.

Accesso

Ci sono 28 posti a sedere, e il personale può comunicare in inglese con gli stranieri. Non c’è parcheggio, ed è vietato fumare in tutto il locale.

INDIRIZZO: Gojobashihigashi 6-538-37, Higashiyamaku, Kyotoshi 605-0846

TELEFONO: 075-525-0100

ACCESSO: Si prende l’autobus numero 100 dalla stazione JR di Kyoto, si scende alla fermata di Gojozaka e si cammina per 7 minuti. Oppure si scende alla stazione di Kiyomizugojoeki della linea ferroviaria Keihan di Keihandentetsu e si cammina per 13 minuti.

ORARIO DI APERTURA: 10.30-18.00 (Quando shiratama-dango è esaurito il negozio chiude.)

GIORNO DI CHIUSURA: martedì

Togaden

Rikako Ono, Yurika Kusano

 

 

Tougaden è un negozio di cucina a base di tofu che si trova in una machi-ya, una casa tradizionale di Kyoto rinnovata. Al pianterreno si vendono tofu, tofu fritto, ciambelle di yuba ecc (folgi di caseina di soia) e altri prodotti della casa; al primo piano c’è un locale per mangiare tofuyuba, dolci ecc.

 

Yudofu

Yudofu è un piatto di tofu bollito, fatto con tofu, acqua e alghe kombu.

Per prepararlo si stendono le alghe in una pentola, vi si pone sopra il tofu, si scalda il tutto in acqua e poi si  scola. Si serve in  un piattino e si mangia con una salsa. Oppure si può bollire il  in brodo il tofu precedentemente condito con salsa di soia e altri ingredienti. Quando  è pronto si aggiungono spezie e si mangia con il brodo. Questo tipo di yudofu è chiamato anche niyakko.

○ Il brodo e le spezie

Nel brodo per lo yudofu si può mettere solo la salsa di soia, oppure la salsa di soia mescolata ad altri condimenti, ad esempio sakè e mirin (una sorta di sakè dolce da cucina), oppure succo di arancia amara. Come spezie si usano spesso la cipolla gallese, il bergamotto giapponese, il rafano bianco grattugiato (a volte con peperoncino), scaglie di tonno essiccato ecc.

 

Yuba

Yuba è un foglio di caseina di soia.

○ Preparazione

Si immerge la soia nell’acqua per una notte, la si macina finemente senza scolare, e poi si cuoce nell’acqua. In questo modo si ottiene il tonyu, cioè il latte di soia. Si cuoce poi ancora il latte di soia, finché sulla superficie si forma un sottile strato solido di caseina di soia. Il foglio così ottenuto è yuba. Yuba fa parte della cucina giapponese fin dal IX secolo, e all’inizio era un ingrediente della cucina vegetariana per i monaci buddisti, chiamata shojin ryori (cucina ascetica). Si mangia in tanti modi diversi: con salsa, con sashimi, insieme a riso bollito con altre pietanze ecc.

 

Nelle foto potete vedere varie combinazioni di piatti del locale, tutte ottime e abbondanti!

Sopra yudofu, a sinistra ortaggi in salamoia e una ciotola di riso e tempura di tofu, a destra una salsa, al centro rafano bianco grattugiato con peperoncino.

 

Sopra torta di formaggio al tofu; a sinistra riso e unohana (pietanze preparate con la feccia del tofu); a destra oboru tofu (tofu morbido acquoso), salsa per tempura e zuppa di miso; al centro il morbidissimo tempura di yuba con tempura di funghi

 

Dengaku: spiedini di tofu e konnyaku (gelatina di amido), bolliti, spalmati con miso dolce e poi arrostiti

 

INDIRIZZO : Nakajimacho 87, Nakagyouku, Kyotoshi 604-8004

TELEFONO : 075-212-1209

ACCESSO : Si prende l’autobus numero 5 dalla stazione JR di Kyoto, si scende alla fermata di Kawaramachi Sanjo e si cammina per 5 minuti. Oppure si scende alla stazione Sanjoeki della linea ferroviaria Keihan di Keihandentetsu e si cammina per 3 minuti.

ORARIO DI APERTURA : 11.00-20.30

Nel negozio è disponibile un menu in inglese per stranieri.

È vietato fumare in tutto il locale.

È chiuso solo l’ultimo e il primo giorno dell’anno.

 

 

 

 

Ninja Kyoto

Rikako Ono, Eriko Okuno

 

 

Durante l’epoca Sengoku (“gli stati guerreggianti” 1467-1568) della storia giapponese, durante il quali i signori feudali chiamati daimyo lottavano continuamente per la supremazia, i ninja erano spie e combattenti specializzati nelle operazioni segrete. Possiamo dire che i ninja hanno fatto la storia del Giappone restando nell’ombra.

NINJA KYOTO RESTAURANT & LABYLINTH è un ristorante a tema di Kyoto che si richiama alla cultura dei ninja, in particolare la loro tradizione di ospitalità, e intrattiene i clienti facendogli conoscere il mondo misterioso e segreto dei ninja — il mondo di shinobi, la segretezza e l’azione furtiva. NINJA KYOTO comprende due locali diversi, con entrate separate. Il primo è un buffet che si chiama SWEETS of NINJA, Il secondo è il ristorante vero e proprio che si chiama RESTAURANT NINJA.

 

SWEETS of NINJA

Questo locale offre buffet originali in cui si possono gustare dolci artigianali, oltre a pranzo e cena.

Prezzo (1 persona, fino a 90 minuti, a sinistra il prezzo nei giorni feriali, a destra il sabato, la domenica e le feste nazionali)

Adulti e studenti dalle scuole medie in poi (più di 12 anni): ¥1580/¥1680.

Alunni di scuola elementare (6-12 anni): ¥840/¥840.

Bambini tra i 3 anni e i 6 anni: ¥420/¥420.

Minori di 3 anni: gratuito.

Le bevande analcoliche sono comprese nel prezzo.

 

All’ingresso del locale sono esposte su mensole armi finte e accessori dei Ninja e dei militari dell’epoca Sengoku, che si possono comprare.

 

Procedendo si viene ricevuti da un ninja che riscuote i soldi prima della consumazione, e poi un altro ninja viene e ci guida al nostro posto. Un terzo ninja mostra  un makimono(rotolo di carta con dipinti o saggi calligrafici ) in cui sono scritte le regole del locale e le spiega. C’è anche la versione inglese.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nel buffet ci sono vari cibi. Per esempio dolci, fritti, curry, insalate, udon, gelato e crespelle ecc… I cibi sono molto elaborati. Per esempio c’è una torta con biscotti a forma di shuriken, un’arma usata dai ninja, il colore del curry è nero come i vestiti dei ninja, le crespelle e il gelato sono preparati da camerieri vestiti da ninja. Ci sono anche alcuni tipi di gelato alla giapponese, per esempio al sesamo nero, al tè verde e hojicha (tè giapponese tostato) ecc… Quindi si possono gustare i sapori tradizionali giapponesi, oltre ai sapori normali del gelato. Come bevande ci sono tanti tipi di tè, caffè, succhi di frutta.

 

 

 

 

 

 

Nello stand con i prodotti da asporto ci sono 50 tipi di crespelle nerissime ottenute mescolando carbonella di bambù alla pasta. Si chiamano ninja kurepu kurodzutsumi.” Si dice che i ninja usassero la carbonella di bambù come disintossicante, e in tempi recenti si dice che sia efficace per la cura di bellezza e la dieta. Prezzo: 280-480 yen (IVA inclusa).

 

 

 

 

 

RESTAURANT NINJA

In questo ristorante si armonizzano vari tipi di cucina: giapponese, francese, italiana, cinese, sushi ecc… Ha sedi molto rinomate ad Akasaka (Tokyo) e a New York. Naturalmente offre tanti menù brillantemente ispirati al mondo dei ninja. Durante il pasto, l’abilissimo capo-ninja visita i clienti e fa una dimostrazione di ninjutsu, cioè giochi di prestigio ispirati alle tecniche dei ninja. Si possono inoltre riservare stanze per feste e matrimoni. Nel ristorante ci sono alcuni camerieri che sanno parlare l’inglese, si possono fare pasti di gruppo fino a 100 persone, e si può fare una foto con i ninja (i camerieri).

Dopo aver mangiato a sazietà, bisogna fare un po’di moto. A NINJA KYOTO c’è un labirinto, in cui si può entrare pagando 300 yen per una torcia. All’ingresso si riceve una cartella su cui sono scritti dei kanji (caratteri cinesi), e bisogna trovare gli stessi kanji nella penombra del labirinto. Però attenzione, mentre cerchiamo i kanji qualcosa si sta muovendo furtivamente nell’oscurità…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

INDIRIZZO  Nakanocho 583-2, Shijo, Shinkyogokudori, Nakagyoku, Kyotoshi 604-8042

SITO WEB  http:www.ninja-kyoto.com

ACCESSO  Si scende alla stazione di Kawaramachieki della linea ferroviaria di Kyoto di Hankyudentetsu, e si cammina per 2 minuti dall’uscita numero 9.

Oppure si prendono gli autobus numero 4, 5, 17 o 205 dalla stazione Kyoto, si scende alla fermata di Shijo-Kawaramachi e si cammina per 2 minuti.

ORARIO DI APERTURA  Aperto tutto l’anno.

RESTAURANT NINJA:

pranzo giorni feriali  12:00-15:00 (ultimo ordine 14:30); cena giorni feriali 17:00-24:00 (ultimo ordine 23:00); la domenica e i giorni festivi 17:00-24:00 (ultimo ordine 23:00)

TELEFONO  075-253-0150

FAX  075-253-1160

SWEETS of NINJA

11:30-22:00 (ultima accettazione 20:30)

TELEFONO 075-253-0151